Stasera la Virtus Roma affrontava la capolista Armani Jeans Milano (che dispone di un organico molto più strutturato e competitivo rispetto a quello capitolino) in un PalaTiziano finalmente gremito in quasi tutti i settori (se si eccettuano le soprastanti gallerie, quasi sempre deserte). La compagine guidata da coach Dalmonte si è arresa (piuttosto malamente, per la verità) soltanto nell'ultimo decisivo quarto, dopo aver battagliato gagliardamente per tre quarti ininterrotti (difatti il terzo quarto si è concluso con il punteggio, recuperabilissimo nei restanti 10 minuti, di 50-48 a favore di Milano). Milano, se si eccettuano un superbo Kleiza (classe cristallina esprimentesi, tra l'altro, nella ricerca di tiri mai forzati e dotato di una pulizia di tiro da mostrare ai giovani che si avvicinano a questo sport!) autore di 16 punti e un concreto Brooks (miglior marcatore con 17 punti a referto, ma senza entusiasmare oltremisura) ha giocato, a mio modesto avviso, sorprendentemente sottotono (con Gentile relegato in panchina per più di 30 minuti e con l'imponente Samuels in ombra sotto canestro) portando a casa la partita più per la costante concentrazione mostrata in campo (senza troppe deleterie disattenzioni) che per l'effettivo gioco palesato (tutt'altro che scintillante). Il solo che nella compagine capitolina merita piena sufficienza ritengo sia il sempre combattivo Stipcevic (ha riavvicinato Roma ad un solo punto nell'ultimo quarto con una bomba, prima che la squadra tracollasse penosamente in pochi minuti, e così facendo ha rianimato ed elettrizzato il già sconsolato Palazzetto dando ancora tenue speranza) il solo che, anche nei momenti più bui, si è assunto coraggiosamente le sue responsabilità (7). Mitraglia Gibson (da tempo l'ho soprannominato così, forse un pò troppo incautamente!), dopo aver disputato un incoraggiante primo quarto (dove ha segnato 8 punti con una micidiale tripla) si è spento nel resto della gara (ha messo a referto19 punti ma solo nel cosiddetto Garbage Time; irritante, per la verità) (5). Bobby Jones, inaspettatamente, ha disputato anch'egli una gara non memorabile, privo di quella carica agonistica che tanto fa innamorare l'esigente pubblico romano (stasera scontento) (5). Ma il giocatore che ha offerto una nuova prova incolore (per usare un garbato eufemismo!) è stato certamente Ejim (a tratti imbarazzante), tant'è vero che nei primi 20 minuti di gioco ha totalizzato 0 punti e 0 falli commessi (indice di scarsa vivacità), chiudendo poi la partita con 3 miseri punti. L'augurio di tutti (non solo del sottoscritto) è che si svegli il prima possibile dal prolungato letargo (3). Infine, durante l'intervallo di gioco i rappresentati del Club Davide Ancilotto (indimenticato nostro giocatore che il 3 gennaio prossimo avrebbe compiuto gli anni) hanno premiato un diciassettenne del settore giovanile virtussino quale miglior prospetto. Perché non valorizzare i tanti nostri promettenti giovani, invece di volare sempre oltreoceano? Mauro Caporali facebook.com/caporalimauro twitter.com/caporalimauro plus.google.com/+maurocaporali02
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