La Virtus Roma, battendo i cechi del Nymburk per 78-72, mantiene il tanto agognato primo posto nel girone. La compagine capitolina, sebbene abbia condotto la gara per gran parte del tempo (è riuscita a produrre un distacco di addirtittura 11 punti), ha rischiato in più occasioni (segnatamente nell'ultimo decisivo quarto, disputato in modo alquanto dissennato) di gettarla rovinosamente alle ortiche (facendo recuperare ai sornioni avversari 10 punti e portandosi incredibilmente in svantaggio sul 59-58). Sul meno uno e mancando circa 1 minuto al termine della gara, Stipcevic sbaglia un passaggio sanguinoso facendo imbufalire i tifosi virtussini. Anche questa sera, la palma di migiore della partita spetta nuovamente e indiscutibilmnente al sempre combattivo Bobby Jones, autore di una partita monumentale (senza esagerazioni). Oltre a battagliare a rimbalzo buttarsi su ogni palla e smazzare assists ai compagni, offre anche una pregevole prestazione offensiva (raggiunge la doppia cifra, primo della sua squadra, quando ancora mancano 5 minuti al termine del secondo quarto). Degno di menzione, un suo spettacolare coast to coast (sembrava di assistere ad una partita NBA) chiusosi con un sublime appoggio a canestro. Si è mostrato freddo anche nei momenti decisivi, allorché (nell'ultimo minuto della sfida) segna 2 fondamentali tiri liberi. (9) Il sempre solido Morgan (gravato di 3 falli dopo 2 quarti e relegato in panchina per gran parte della gara - Coach Dalmonte, a mio modesto giudizio, ha sbagliato nel tenerlo lontano dalla mischia per troppo tempo) ha offerto una prestazione, come di consueto, non entusiasmante ma concreta (anche questa sera ha raggiunto la doppia cifra) (6). Nota dolente il tanto atteso cannoniere, ovvero mitraglia Gibson che stenta a decollare e non incide offensivamente come dovrebbe. Malgrado abbia disputato i primi due quarti a dir poco sottotono (ha messo a referto i primi suoi 2 punti quando mancavano appena 2 minuti al termine del secondo quarto!), si è ampiamente riscattato segnando due tiri da tre in altrettanti momenti decisivi (ovvero all'inizio del terzo quarto - dopo alcuni minuti di immobile stallo capitolino - e nell'ultimo quarto, riportando la Virtus sopra di tre lunghezze) (7).
Mauro caporali facebook.com/caporalimauro twitter.com/caporalimauro plus.google.com/+maurocaporali02