a cura di @Giallorossa2310
Cerca nel blog
Ritratti giallorossi l'aeroplanino Vincenzo Montella
Vincenzo Montella nasce a Pomigliano d'Arco nel 1974. Da piccolissimo gioca nella scuola calcio San Nicola, ma a dodici anni viene selezionato dall'Empoli e con questa squadra debutta in serie C1 per poi passare al Genoa militante in serie B. Con i grifoni trascorre un'ottima stagione, segnando ben 21 goals. E nel 1996, dopo essere stato riscattato dall'Empoli, passa alla Sampdoria. Con i blucerchiati esordisce in serie A e parte benissimo con 22 goals, nonostante la giovanissima età. L'anno dopo si ripete, continuando ad essere la punta di diamante dell'attacco sampdoriano, mentre due anni dopo vive un periodo complicato: soffre di pubalgia e la sua squadra retrocede in serie B. Nell'estate del 1999 arriva a Roma e parte alla grande, continuando a segnare tantissimo. La stagione successiva Montella deve abituarsi al nuovo assetto dell'attacco giallorosso, ridisegnato dopo l'arrivo di Batistuta, e all'inizio viene lasciato di frequente in panchina, mentre verso fine stagione diventa assoluto protagonista e contribuisce fortemente alla conquista dello scudetto. L'anno dopo è storica la sua performance al derby vinto 5-1 dai giallorossi proprio con un suo bel poker. Inoltre Vincenzo è per tutti l'aeroplanino per la sua celebre esultanza sotto la curva con le braccia aperte dopo ogni goal. Ragazzo dal grandissimo talento e dalla precisione nel tiro sia sottorete che da lontano, nonché dotato di grande classe; negli anni successivi resta nella capitale e segna sempre diversi goals nelle varie competizioni, finché non passa in prestito al Fulham. Successivamente arriva alla Sampdoria, tornando nella squadra con cui aveva esordito nella massima serie. Lì segna ancora, ma non più con la continuità dei primi anni. Una volta tornato a Roma gioca poco e non è più incisivo e questo lo porta a scegliere di lasciare il calcio giocato. Nonostante ciò egli non riesce ad allontanarsi dai campi e inizia la carriera da allenatore con la squadra dei giovanissimi romanisti, poi si trova a dover sostituire il dimissionario Ranieri alla guida della prima squadra e, nonostante la poca esperienza, lo fa più che dignitosamente. Da lì si apre per lui la vera carriera d'allenatore, così dopo un anno a Catania, in cui totalizza il record di punti del club in serie A, passa alla Fiorentina, squadra che tuttora allena con impegno e dedizione. Dopo essere stato un grandissimo calciatore dalle spiccatissime doti offensive, Montella è oggi un mister molto stimato e vincente e non è un mistero che molti romanisti desidererebbero vederlo nuovamente alla guida della loro squadra del cuore
Pubblicato da
Unknown