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Ritratti Virtussini:Enrico Gilardi

Questa settimana ripercorriamo le gesta cestistiche del giocatore italiano (e romano, peraltro) più titolato (tra campionato e competizioni internazionali) della gloriosa storia virtussina, nonché uno dei più carismatici: Enrico Gilardi. Nasce a Roma il 20 gennaio 1957 (193 cm, 94 kg) e proprio in squadre romane, se si eccettuano le due sole stagioni in cui vestì altre maglie (1987-1988 Basket Brescia, 1990-1992 Filodoro Napoli con cui chiuse definitivamente la carriera agonistica), militò sempre. Nel 1975-76 esordì con la Lazio Roma. Dal 1976 sino al 1981 militò nella Stella Azzurra Roma (con la quale disputò 152 partite). Dopodiché, nelle stagioni 1981-1987 (le più fruttuose e indimenticabili), vestì la maglia della Virtus Roma (con l’allora indimenticato sponsor Banco di Roma) divenendo rapidamente uno dei giocatori insostituibili della squadra. La compagine capitolina, in quelle memorabili stagioni, conquistò innumerevoli trofei (grazie anche all’enorme e imprescindibile apporto di Gilardi): 1) Campionato Italiano 1982-1983; 2) Coppa dei Campioni 1983-1984; 3) Coppa Korac 1985-1986; 4) Coppa Intercontinentale 1984. Nella stagione 1987-88, come accennato, abbandonò la capitale per trasferirsi a Brescia (dove giocò 27 partite, con una media di 14.3 punti e il 54% al tiro). Nelle stagioni successive, 1988-1990, ritornò nuovamente a Roma (nel 1989, divenendo il Gruppo Ferruzzi proprietario della squadra capitolina, venne non solo confermato – unico giocatore tra quelli della stagione antecedente – ma anche nominato capitano a testimonianza, anche tra gli stessi compagni di squadra, dell’indiscusso e palpabile suo carisma). Nell’ultima sua stagione da professionista (1990-91) vestì la casacca della Filodoro Napoli (le sue statistiche, rispetto a quelle degli anni passati, decrebbero sensibilmente, tant’è vero che mise a referto appena 5.5 punti di media). A completare la già ricca bacheca personale, occorre ricordare: 1) Oro agli Europei di Nantes del 1983 (favolosa squadra nazionale nelle cui fila militavano giganti del basket nostrano, come Pierluigi Marzorati Dino Meneghin Antonello Riva Renato Villalta); 2) Argento alle Olimpiadi di Mosca del 1980; 3) Bronzo agli Europei di Germania Ovest del 1985. Inoltre, detiene tuttora (sebbene abbia indossato per l’ultima volta la casacca della Virtus Roma nel 1990) 3 record individuali di squadra: 1) punti realizzati (3393), difficilmente raggiungibile; 2) tiri da 2 realizzati (1213); 3) totale tiri realizzati (1373). Gil (come venne affettuosamente soprannominato dai tifosi), grazie al tiro mortifero dalla media e lunga distanza e all’incontenibile (talvolta devastante) atletismo fisico, costituisce “il prototipo della guardia moderna” (condivisibile citazione di coach Dan Peterson). 

Mauro Caporali facebook.com/caporalimauro twitter.com/caporalimauro plus.google.com/+maurocaporali02