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Ritratti Giallorossi:Gabriel Omar Batistuta Batigol

Gabriel Omar Batistuta, meglio conosciuto comeBatigoal, è stato protagonista indiscusso del terzo, e finora ultimo, scudetto giallorosso, arrivato nel giugno del 2001. Nato nel 1969, il talento argentino muove i primi passi nel mondo del calcio nelle squadre giovanili del club Newell'sOld Boys, successivamente con il DeportivoItaliano, squadra argentina, gioca il Torneogiovanile di Viareggio, e alla prima partita, contro il Levski Sofia, segna una tripletta. Purtroppo però il Deportivo Italiano venne eliminato dal Torino, proprio a causa di un rigore sbagliato dall'argentino. Proprio durante il soggiorno viareggino Batistuta ebbe la possibilità di assistere, insieme ai suoi compagni, ad una partita tra Fiorentina e Roma, forse rimase colpito dai tifosi e da entrambe le squadre, visto che a distanza di pochi anni scelse di legarsi con entrambi i clubs e vi trascorse probabilmente il periodo migliore della sua carriera. Infatti dopo una breve parentesi nel River Plate e poi nel BocaJuniors, con cui vinse il campionato argentino, arrivò a Firenze nel 1991 e diventò un vero e proprio idolo per i tifosi viola. Con la Fiorentina vinse una Coppa Italia e una Supercoppa italiana, ma soprattutto riuscì a diventare il marcatoreassoluto della squadra con 212 goals, titolo che detiene tuttora. Nel 2000 arriva a Roma, dove rimane per tre anni, conquistando uno scudetto e diventando il re indiscusso di un attacco che vantava nomi importanti, come quelli di Totti e Montella. Successivamente conquista anche unaSupercoppa italiana, ma nel 2003 arriva all'Inter, dove rimane per soli sei mesi, per poi passare alla squadra Al-Arabi in Quatar, dove nel 2005, a causa di un infortunio al ginocchio, conclude la sua carriera. Inserito nella lista FIFA dei 125migliori giocatori viventi, Batistuta è anche il miglior marcatore della nazionale argentina, con 56 goals. Nel 1996 riceve l'onorificenza fiorentina del Fiorino d'oro, che gli è conferita dal sindaco Mario Primicerio, come segno di ringraziamento per quanto fatto per Firenze e nel 2006 riceve leChiavi della città da parte del sindaco Leonardo Domenici, per il grande amore e rispetto verso i tifosi viola. Giocatore con lo spiccato senso del goal, dal tiro potente e preciso, bravissimo anche di testa e dai calci piazzati. Un leader in campo grazie al suo spiccato carisma. Dopo l'abbandono al calcio vive un periodo di difficoltà a causa della mancanza di cartilagine alle caviglie, che lo costringe a sottoporsi ad un intervento, la cui degenza sarà lunga e complicata. Ma successivamente riuscirà a risolvere i suoi problemi fisici e, qualche anno dopo, entrerà a far parte dello staff di allenatori della nazionale argentina, per poi assumere anche il ruolo di commentatore sportivo edirigente. A Roma è ancora amato da tutti i tifosi giallorossi, che non possono dimenticare un calciatore di così grande talento, che ha contribuito, dopo diciotto anni, a riportare lo scudetto a Roma

Inviato da @giallorossa2310