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Ritratto di un campione Luca Toni

Luca Toni nasce nel 1977 e entra nel mondo del calcio a soli dodici anni con la società delle Officine Meccaniche Frignanesi, per poi passare alle giovanili del Modena. Proprio con questa squadra esordisce in serie C1 collezionando i primi goals. L'anno dopo passa all'Empoli, all'epoca militante in serie B, e nel 1997 approda alla Fiorenzuola dove vive una stagione da riserva abbastanza negativa e proprio per questo pensa anche di ritirarsi dal mondo del calcio. Ma poi approda alla Lodigiani e lì ritrova spirito e voglia di giocare, collezionando 15 goals che gli permettono di essere riscattato dall'Empoli che poi lo cede al Treviso in serie B. L'anno dopo esordisce nella massima serie con il Vicenza, segnando 9 goals, la squadra però retrocede e Toni arriva al Brescia, dove rimane per due anni per poi essere acquistato dal Palermo. Con i siciliani nella serie cadetta mostra tutto il suo talento segnando trenta goals e contribuendo notevolmente alla promozione in serie A. L'anno dopo segna ancora molto e il Palermo si piazza sesto. Le sue buone prestazioni gli permettono di essere ammirato e di entrare nella Nazionale italiana, con la quale diventerà campione del mondo nel 2006. Dopo la parentesi siciliana arriva alla Fiorentina e lì esplode completamente come giocatore di alto livello. Segna la sua prima rete in viola, su rigore, all'esordio e questa sarà solo la prima di una serie di 31 goals, record assoluto nella Fiorentina, che faranno guadagnare a Toni la Scarpa d'oro. Giocatore dalla grande forza fisica e dallo spiccato senso del goal, nel 2007 viene acquistato dal Bayern Monaco e anche in terra tedesca si dimostra il migliore segnando reti pesantissime e diventando capocannoniere sia in Bundesliga che in coppa UEFA. Due stagioni dopo arriva in prestito alla Roma e come dimenticare quei sei mesi brevi, ma sicuramente intensi. Una Roma forse non fortissima, ma tenace, grintosa, attaccata ad un sogno e pronta a fare di tutto per realizzarlo. Un sogno che sta per diventare realtà e che sfuma a poco più di mezz'ora dalla fine del campionato restando, come ha recentemente dichiarato lo stesso Toni, uno dei rimpianti della sua carriera. Successivamente milita per due anni nel Genoa, finché il rapporto con tifosi e società si incrina e Luca arriva alla Juventus. A Torino vive alti e bassi e all'arrivo di Antonio Conte abbandona la squadra perché non rientra nei piani dell'allenatore, ma in bianconero segna il suo centesimo goal in serie A ed inaugura la rete dello Juventus Stadium. Dopo una breve parentesi nell'Al Nasr, torna nella Fiorentina di Montella e segna subito all'esordio. La stagione successiva passa all'Hellas Verona e si ambienta subito nella città e nella società diventando il gialloblù con più goals segnati in una stagione. Nel campionato 2014-2015 stupisce molti continuando a migliorarsi sempre, raggiungendo le 300 reti in carriera e conquistando il titolo di capocannoniere a trentotto anni, prova indiscutibile del fatto che se c'è impegno, talento e buona forma fisica   l'età conta relativamente. Inoltre come non ricordare la sua esultanza con la mano destra vicino all'orecchio, come per sentire meglio il suo pubblico e anche per "far sentire" il suo goal alla tifoseria.  
Ha da poco rinnovato il suo contratto con l'Hellas di un anno. Non si può che augurargli il meglio, anche perché dopo tanta gavetta è riuscito ad esprimere il suo grande talento e a conquistare record e trofei grazie alle sue doti calcistiche 




a cura di @Giallorossa2310