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Pagelle Virtussine di M.Caporali:Virtus Roma-Consultinvest Pesaro

Nell’anticipo della 5a giornata di ritorno (partita disputata di sabato alle ore 18:30), la Virtus Roma affrontava tra le mura amiche la Consultinvest Pesaro, in una gara per certi versi decisiva. La formazione capitolina, eccetto qualche fugace ma inconsistente sorpasso, ha inseguito i marchigiani per quasi tutta la partita, conclusasi per l’appunto 76-80 a favore degli ospiti (meritatamente, occorre aggiungere). Partenza a razzo dei pesaresi che, a 3 minuti dal termine del primo quarto, conducono per 20-9. Subito dopo, il capitano Lollo D’Ercole insacca due maestose triple consecutive e riavvicina Roma sul -5 (15-20). Da segnalare che, quando mancava 1.20 al termine del suddetto quarto, coach Dalmonte decide di schierare in campo il neo arrivato giocatore statunitense (proveniente da Capo d’Orlando) Austin Freeman (chiuderà la sua gara con 9 punti, 4/4 al tiro da due, in 21 minuti di impiego – per un giocatore giunto nella capitale appena due giorni addietro, non si tratta affatto di una prova incolore). Condivisibile (almeno dal sottoscritto) lo striscione (stizzito e sarcastico) srotolato dalle Brigate Virtussine al termine del primo quarto (chiusosi 20-22 a favore degli ospiti): “Triche parassita”. Uno strepitoso gioco da due punti di uno spento Bobby Jones (il tiro libero aggiuntivo non andrà purtroppo a segno) impatta la gara sul 29-29 (quando mancano 5.50 minuti all’intervallo lungo). A 1.30 dall’intervallo, Pesaro distanzia nuovamente la formazione romana grazie ad una tripla (di precisione chirurgica) centrata dall’ex di turno Peter Lorant (salutato calorosamente dal riconoscente pubblico romano, durante le presentazioni ufficiali), portandosi sul 37-40. Il terzo quarto comincia con Roma che perde rovinosamente due palloni (48-53). Pesaro approfitta di ripetute disattenzioni difensive dei padroni di casa e, a 2 minuti dalla sirena del terzo quarto, raggiunge il rassicurante margine di +10 (49-59). La partita sembra di nuovo aprirsi con una bomba del redivivo Stipcevic (in 34 minuti di impiego – ha giocato più di chiunque altro – ha offerto, malgrado i 17 punti realizzati – gran parte dei quali dalla cosiddetta linea della carità – una prestazione deludente; tiri scriteriati 2/8 da tre, 3 sanguinose palle perse ma, soprattutto, una gestione offensiva pessima – quante volte, palleggiando insistentemente sul posto e non facendo circolare la palla, ha costretto i suoi compagni di squadra ad effettuare tiri frettolosi che, il più delle volte, non sono andati a bersaglio), che porta le squadre sul 62 pari. Una portentosa schiacciata del pesarese Musso (a 4.30 dalla fine), riporta i marchigiani in vantaggio di una sola lunghezza (67-68). Gli ultimi scampoli dei partita (Bobby Jones che fallisce un tiro libero e D’Ercole che incappa, nell’ultima azione di gioco, in un’infrazione di 5 secondi sulla rimessa!) chiudono desolatamente la gara con il definitivo punteggio di 76-80 (sotto le urla e le furibonde critiche dei tifosi virtussini, sempre più accalorati). A modesto avviso di chi scrive, stasera risulta assai difficile assegnare piena sufficienza a qualsivoglia giocatore capitolino. Il solo che forse gli si avvicina è Melvin Ejim che, in soli 22 minuti di gioco, ha messo a referto 11 punti (5/7 dalla media), catturando ben 9 rimbalzi (il migliore della squadra). Oltre a ciò, ha sprigionato un’intensità agonistica davvero ammirevole, contribuendo a rimettere in partita Roma. Da rilevare, infine (come, forse, l’unica nota lieta della disastrosa serata), l’esordio in Serie A del giovanissimo (classe 1997) Gabriele Romeo che, a sorpresa, è partito in quintetto (nei 6 minuti giocati, ha segnato 5 punti, con un tabellino ineccepibile: 2/2 da due 2 1/1 ai liberi!). Perché non averlo rimesso in campo, quando il gioco offensivo romano latitava? Domanda a cui solo coach Dalmonte può rispondere. 

Mauro Caporalifacebook.com/caporalimaurotwitter.com/caporalimauro plus.google.com/+maurocaporali02

pubblicato su Euroroma.net