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Ritratti Virtussini:Alessandro Fantozzi

Alessandro Fantozzi nasce a Livorno il 17 marzo 1961 (198 cm; ha sempre ricoperto il ruolo di playmaker). Il suo nome è indissolubilmente legato alla sua città natale, nelle cui fila milita ininterrottamente per 10 anni (1981-1991) in Serie A1 (nel suddetto decennio disputerà 321 partite totalizzando 5428 punti) – a cui va aggiunto il quadriennio nelle formazioni giovanili (1977-81). Negli anni Ottanta Livorno costituisce uno dei centri cestistici più fiorenti nell’intero panorama nazionale, tant’è vero che può schierare due sue squadre nella massima serie di pallacanestro (vanto che sarà eguagliato da Bologna) di cui una, la celeberrima Libertas Livorno (capitanata dalla leggenda cittadina Fantozzi), spesse volte battaglierà per la conquista dell’agognato scudetto (vi giunse ad un passo nell’indimenticata Gara 5 del 27 maggio 1989 – ricordata anche nell’antecedente Ritratto Virtussino dedicato a uno dei mattatori, a suo modo, di quell’incandescente serata, Roberto Premier – dove lo scudetto venne dapprima assegnato ai labronici – ciò venne ribadito ufficialmente anche nel telegiornale delle 20:00 – mentre più tardi, con un inspiegabile retromarcia, fu definitivamente consegnato ai ben più blasonati meneghini). Memorabile e statisticamente tra le più produttive l’annata 1989-90 nella quale, vestendo la casacca dell’Enichem Livorno, chiuse la stagione con cifre assai ragguardevoli: 32 gare giocate, 20,3 punti, 36,9 minuti d’impiego (una tenuta atletica invidiabile; raramente lo vidi arrancare o con il fiato corto), 58,9 dalla media (statistica notevole se si considera l’enorme quantità di tiri effettuati, per di più da un playmaker!), 45,2 dall’arco, 84,6 dai liberi e 2,8 assist. Nel 1991, dopo la scellerata fusione delle due squadre cittadine (che non avvantaggerà nessuna delle due), viene ingaggiato dalMessaggero Roma dove rimarrà sino al 1993. Nel biennio virtussino disputerà 68 partite, mettendo a segno 973 punti. Nel 1992 porterà a casa il solo trofeo conquistato nella sua longeva attività agonistica, la Coppa Korac. Nelle stagioni successive (in Serie A) vestirà le maglie della Pallacanestro Reggiana (1993-94), della Viola Reggio Calabria (1994-95), nuovamente dell’adorata Livorno (1996-97) e di Montecatini (1997-98). Nel 1998 concluderà la sua carriera agonistica con i siciliani di Capo d’Orlando (con i quali rimarrà sino al 2003), ergendosi ad autentico trascinatore della squadra. Nei 5 splendidi anni a Capo D’Orlando condurrà  la formazione siciliana alla promozione in LegaDue. Va ricordato che l’amministrazione comunale orlandina, in segno di grata riconoscenza verso l’eccellente giocatore, gli intitolerà addirittura il proprio palasport chiamandolo per l’appuntoPalaFantozzi. Nel 2005 (a 44 anni suonati) vestirà di nuovo la maglia dell’amata Libertas Livorno in Serie C2 (commovente dichiarazione d’amore verso la propria città). Nel 1991, in Nazionale, conquisterà la medaglia d’argento agli entusiasmanti Europei di Roma 1991. Nel suo palmarès (che per il carisma e lo spessore tecnico del giocatore meritava, secondo l’avviso di chi scrive, di essere molto più corposo) vanno anche segnalate le due promozioni dalla serie A2 alla serie A1 con la Libertas Livorno (1981-82, 1985-86) e l’insperata vittoria nell’attesa gara del tiro da tre punti all’All-Star Game del 1991sconfiggendo nientemeno (dopo un’imbattibilità che durava da 6 lunghi anni) che il grandissimo Oscar Schmidt(sono felicissimo che il cestista brasiliano abbia debellato il maligno tumore al cervello diagnosticatogli 3 anni or sono! Grande Oscar). Nel 2008, con la Nazionale allenata da Alberto Bucci, conquista il Mondiale Over-45.  

pubblicato su Euroroma.net

 Mauro Caporalifacebook.com/caporalimaurotwitter.com/caporalimauro plus.google.com/+maurocaporali02