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Pagelle Virtussine:Virtus Roma-Cantu' 75-78 stagione al termine

Dopo la sconfitta esterna della settimana scorsa contro i felsinei della Granarolo Bologna (all’Unipol Arena le V-Nere si imposero per 90-77) la Virtus Roma, essendogli precluso (per effetto della predetta sconfitta) l’accesso all’agognato ottavo posto e conseguentemente alla post-season, concludeva anticipatamente la stagione regolare (piuttosto mestamente) ospitando tra le mura amiche l’Acqua Vitasnella Cantù. In un Palazzetto dello Sport desolatamente semideserto (le possibili spiegazioni – autoassolutorie! - per una così scarsa affluenza potrebbero essere 2: 1) la partita, ai fini della classifica virtussina, era ininfluente oppure 2) gran parte del pubblico accorrerà festoso lunedì 11 maggio ad abbracciare i suoi giocatori e lo staff tecnico nella tradizionale festa di fine stagione) i brianzoli sbancano il PalaTiziano imponendosi per 75-78. Ripercorriamo brevemente le fasi salienti della partita. Nel primo quarto di gioco (coach Dalmonte schiera, a sorpresa, Sandri nello startig-five) Morgan mette a referto un comodo appoggio da sotto (7-4 a 6:08). Roma allunga con un strepitosa tripla di Ejim (decisamente il migliore tra i capitolini: chiuderà la gara con 16 punti, 4/10 dalla lunga e 6 rimbalzi) portandosi sul 14-7. Eby (ha giocato con una fascetta bianca da tennista che raccoglieva la folta chioma caraibica!) con un bel canestro ricaccia indietro i canturini sul 16-11. Metta World Peace (ex Ron Artest) insacca una tripla allo scadere, riavvicinando i suoi sul 16:14. Vorrei spendere qualche parola su quest’ultimo. Malgrado le 36 primavere e le malelingue (lo si dava per finito), ancora è rapido e scattante sulle gambe e veloce di mani (è ancora mentalmente dominante), tant’è vero che disputa una partita sontuosa (ai fini della vittoria canturina si rivelerà determinante il suo contributo): 24 minuti d’impiego, 25 punti con un 6/7 dalla lunga(!!) e 3/3 da due. Nella seconda frazione, D’Ercole (un po’ fuori dagli schemi di Dalmonte, difatti gioca appena 8 minuti) mette a segno una bomba che porta Roma sul +5 (26-21 a 5:10), al quale risponde il solito Artest con una delle sue triple (28-26). Un’imperiosa affondata di Johnson-Odom porta Cantù sul 28-33, divario che si accresce con un’altra tripla dell’ex Lakers 28-38 (in soli 20 minuti metterà a referto ben 17 punti!). Nei primi 4 minuti del terzo quarto Roma ha le polveri bagnate, ma si risveglia con 2 canestri consecutivi di un’assai positivo Freeman (39-44). Shermadini segna dalla media e riporta i brianzoli sul +11 (39-50). Il divario si assottiglia (ma non di molto, per la verità) grazie a due triple consecutive del sempre battagliero Stipcevic (45.53), autore di un rispettabile 4/9 dalla lunga distanza. Nell’ultimo quarto i Brianzoli amministrano agevolmente il vantaggio. Da segnalare uno strepitoso canestro in allontanamento del monumentale (quanto mi sarebbe piaciuto attribuire quest’aggettivo ad uno dei nostri!) Metta World Peace (56-62). La beffarda sfortuna, nel corso della nostra travagliata stagione regolare, si è abbattuta sovente sui nostri ragazzi (Sandri, Gibson, Morgan, il gladiatorio Bobby Jones, il capriccioso Triche – forse allontanato con troppo colpevole ritardo! – De Zeeuw, chi prima chi dopo hanno sofferto di qualche guaio muscolare). Talvolta coach Dalmonte ha offerto delle discutibili (e dissennate) scelte tecniche. Il pubblico spesse volte non ha risposto come ci si attendeva (colpa anche dell’improvvida pubblicità societaria). Malgrado tutto, spero vivamente che una storica e gloriosa società come la Virtus Roma possa ripartire l’anno venturo con stabilità societaria e ambiziosi progetti agonistici. 

Mauro Caporalifacebook.com/caporalimaurotwitter.com/caporalimauro plus.google.com/+maurocaporali02