Daniele De Rossi nasce ad Ostia il 24 luglio del 1983. Il padre calciatore gli trasmette la grandissima passione per il calcio che caratterizzerà tutta la sua vita. Romanista fin da bambino, muove i primi passi nel mondo del calcio nell'Ostiamare, per poi passare, ancora molto piccolo, alle giovanili della Roma. Come un sogno che si realizza, Daniele ha finalmente la possibilità di allenarsi a Trigoria e di incontrare campioni come Totti o Batistuta che aveva sempre ammirato. Inizialmente ricopre il ruolo di attaccante, ma è grazie al mister Bencivenga e poi a Capello, che troverà il suo ruolo ideale a centrocampo. Nel campionato 2000/2001 viene convocato per la prima volta con la squadra maggiore, ma non scende mai in campo in quella stagione. Esordirà il 30 ottobre 2001 in Champions League e due anni dopo realizzerà il suo primo goal in serie A contro il Torino, dopo aver esordito nella massima serie il 25 gennaio 2003. Dalla stagione 2004/2005 diventerà titolare inamovibile del centrocampo giallorosso, nonché giocatore-simbolo di Roma e della Roma insieme a Francesco Totti, guadagnandosi il soprannome di capitan futuro, perché dopo Totti sarà lui, un altro romano e romanista, a prendersi la Roma sulle spalle. Nell'era Spalletti verrà a volte spostato più vicino alla linea difensiva. Il 2006sarà un anno favorevole per De Rossi, che vincerà un mondiale con la sua Italia, pur giocando solo due partite a causa di un'espulsione, e indosserà per la prima volta la fascia da capitano nella Roma. Dalla stagione 2007/08 acquista anche importanza a livello internazionale, mettendo in mostra le sue doti calcistiche e contribuendo a portare avanti la Roma in Coppa Italia e in campionato. La sua carriera, come è normale che sia, è caratterizzata da annate migliori e annate peggiori. Spesso viene accostato a squadre inglesi e spagnole e, a volte, è vicino dal lasciare Roma, ma proprio come Totti, almeno fino ad oggi, ha scelto di rimanere fedele alla sua squadra del cuore. Attualmente è il terzo giocatore con il maggior numero di presenze in serie A, dopo Totti e Losi. De Rossi è figlio di Roma, De Rossi è e sarà sempre la Roma, come ha detto un compagno che ben lo conosce. Perché lui la Roma laama, e il sudore, quei baci allo scudetto, quellecorse sotto la Sud, quelle sue dichiarazioni, a volte irriverenti, ma sempre sincere e quellavena che pulsa ad ogni partita, ne sono la più grande dimostrazione.Inviato da @Giallorossa2310
pubblicato su Euroroma.net